Limone deve la sua importanza al valico dell'antico Monte Cornio, il Colle di Tenda, da sempre via di comunicazione privilegiata fra la Riviera Ligure, la Costa Azzurra e il Piemonte: da qui l'appellativo di " Montagna delle due Riviere".
L’etimologia del nome è controversa: per alcuni deriverebbe dal provenzale “li mount”, i monti; secondo altri che lo fanno derivare dal greco antico “Leimon” e con più verosimiglianza luogo erboso, regione ricca di pascoli.
Una storia che porta lontano nel tempo, testimoniata nella zona dai graffiti della Valle delle Meraviglie e della Valmasca. Con la venuta dei Romani il paese entrò a far parte della Provincia Alpium Maritimarum, la popolazione ottenne la cittadinanza romana e venne aggregata al Municipio di Pedona (attuale Borgo San Dalmazzo).
Essi per migliorare le comunicazioni con la Francia (allora Gallia) aprirono diverse strade tra le quali la Via Imperia che da Roccavione saliva al Monte Cornio (Colle di Tenda) dal quale discendeva verso Porto Maurizio col nome di Via Marenga (verso il mare).
Successivamente si hanno notizie di Limone sotto la Contea di Bredulo (Breo presso Mondovì) e in seguito sotto i vescovi astigiani.
Poco dopo però, i saraceni discesero nelle valli mettendo a ferro e fuoco i diversi paesi e costringendo gli abitanti a rifugiarsi sulle montagne. I limonesi superstiti si insediarono tra Limonetto e le Collette per poter meglio difendersi dagli attacchi nemici.
Un agevole percorso stradale e una frequentata linea ferroviaria rendono la cittadina facilmente raggiungibile dalle località della Pianura Padana, della Liguria e del sud della Francia. Nata come centro di villeggiatura e soggiorno estivo verso la fine dell'Ottocento, è stata, già agli inizi del Novecento, tra le prime località italiane in cui si sono diffusi gli sport invernali.
La posizione geografica la rende meta frequentata tutto l'anno, grazie ad un clima alpino mite che risente della vicinanza del mare.
Il centro storico vivace ed accogliente, i dintorni attrezzati per gli sport all'aria aperta, le passeggiate e gli itinerari nei parchi naturali italo-francesi sono le componenti di una vacanza tranquilla e rilassante, ma non mancano le occasioni di divertimento.
Nel pieno della stagione turistica un'ampia area pedonale permette di percorrere agevolmente la via principale e di addentrarsi nelle suggestive viuzze del paese, libere dal passaggio e dall'ingombro delle automobili, accolte nei parcheggi situati in punti strategici, ai margini dell'abitato o in prossimità degli accessi agli impianti di risalita.
La fontana
La Fontana a quattro bocche presente nella piazzetta della parrocchia viene costruita nel 1510 e porta la firma di un certo Con. Sormanus de Como, il busto di San Pietro è più recente.
La meridiana
Sulla meridiana della Casa Canonica stava scritto il distico:
Afflictis lentae celeres gaudenti bus horae
- Per chi è afflitto le ore sono lente, mentre passano veloci per chi è nella gioia
Il 28 febbraio 1787 Thomas Jefferson intraprese un viaggio che lo condurrà nel sud della Francia e nel nord dell’Italia alla scoperta della natura, dell’architettura, dell’arte, delle abitudini di vita di queste regioni, dei prodotti agricoli più conosciuti (vino, riso ecc.) e delle tecniche utilizzate dagli agricoltori locali per ottimizzare la produzione e la qualità delle coltivazioni.
Durante il suo viaggio tenne un diario nel quale annotò sia le descrizioni dei luoghi che attraversò e le sue impressioni sia le sue osservazioni sulle ottime tecniche di coltivazione utilizzate che avrebbero potuto essere esportate nel suo paese d’origine, i nascenti Stati Uniti d’America.
Il diario venne poi pubblicato lo stesso anno con il titolo: “ Viaggio nel Sud della Francia e nel Nord dell’Italia”, titolo originale “Memorandums taken on a journey from Paris into the southern parts of France and Northern Italy, in the year 1787”.
Thomas Jefferson divenne in seguito il terzo Presidente degli Stati Uniti d’America, il suo mandato durò dal 1801 al 1809.
Nel suo itinerario Jefferson si recò da Nizza verso la provincia di Cuneo passando per l’Escarène, Sospel e risalendo poi la valle Roya fino a raggiungere Limone il 15 aprile 1787 descrivendolo nel suo diario con queste parole:
“Da Limone ho notato un’abbondanza di pietra calcarea ovunque il terreno è libero dalla neve, ossia fino a mezz’ora o tre quarti d’ora di cammino dalla cima. La neve scende molto più in basso nel lato orientale rispetto a quello occidentale. Dovunque c’è terra, c’è grano, addirittura sino all’inizio delle nevi e, suppongo, anche al di sotto. Nelle parti aride ci sono pini a doppio ago, lavanda e timo”.
Da queste poche righe si percepisce il grande spirito di osservazione dell’autore che coglie i dettagli del territorio che attraversa annotandoli con dovizia di particolari.
Giovan Battista Arnaudo - novelliere e critico
Una lapide posta sulla facciata della sua casa lo ricorda.
Antonio Bassignano
Avvocato e Sindaco di Cuneo fino al dicembre 1925.
Luigi Bellone
Fondatore a Lione di un collegio-convitto internazionale.
Fedele Bertrandi
Insigne magistrato e presidente del R. Consolato di Torino.
Giovan Battista Bottero
Fondatore e direttore della "Gazzetta del Popolo", ricordato da una lapide posta sulla facciata del municipio.
Dott. Caballo
Insigne archiatra di Casa Savoia-Carignano.
Prof. Antonio Marro
Psichiatra e sociologo di fama internazionale, direttore del Manicomio Provinciale di Torino. Limone gli ha erretto un monumento nei giardini di San Sebastiano.
Prof. Giovanni Marro
Paleontologo e antropologo di fama mondiale, professore all’Università di Torino e senatore del Regno d’Italia.
Dott. Edoardo Meccio[/nt]
Immolatosi nel tentativo di scongiurare l’immane disastro del dinamitificio di Avigliana.
Caludio Morena
Insigne avvocato al servizio del Comune di Cuneo, nominato Vicario di Mondovì dal duca Emanuele Filiberto il 20 settembre del 1571.
Card. Antonio Riberi
Nato a Montecarlo il 15 giugno 1897, fece le scuole elementari in Limone; entrato in seminario a Cuneo e ordinato sacerdote seguì la carriera ecclesiastica fino a quando il 28 giugno 1967 Papa Paolo VI lo nominava Cardinale. Moriva in Roma il 16 dicembre 1967.
Spirito Riberi
Avvocato, deputato e senatore del Regno, caldo fautore del traforo del Tenda, è ricordato da un monumento erettogli presso il palazzo delle scuole.
Agostino Viale
Preside della facoltà di Medicina dell’Università di Torino.
Giovanni Viale
Celebre botanico, compose la Flora limonese nella quale sono trattate oltre 1500 specie di erbe e fiori.
Pietro Viale
Governatore della città di Palermo.
Giuseppe Grandi
Tenente degli Alpini Battaglione Tirano, decorato di medaglia d’argento al valor militare. Limone gli ha dedicato una strada.
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